Dal 1957 esiste a Roma un monastero di rito bizantino di lingua slava dedicato alla Madre di Dio nel mistero della sua Dormizione (Assunzione per la Chiesa latina). Il monastero venne fondato dalla Congregazione per le Chiese orientali, il cui prefetto al tempo era il Card. Tisserant, con la benedizione del Sommo Pontefice Pio XII. Lo scopo della fondazione era quello di avere a Roma un luogo dove si pregasse per la rinascita spirituale della Russia, allora oppressa dal giogo comunista come aveva chiesto la Madonna nella sua apparizione a Fatima, e per l’unità delle Chiese, soprattutto con la Chiesa ortodossa. “Un solo ovile, un solo pastore”: nella piccola cappella, cuore del monastero, il Cristo dipinto sull’iconostasi reca il Vangelo aperto dove è espresso l’ardente desiderio di Cristo per l’unità della sua Chiesa (Gv 10,16).
Si riunirono a Roma le prime quattro suore russe che si trovavano in Congregazioni di rito latino dopo essere emigrate dalla Russia ancora da giovani e con storie dolorose alle spalle. Si voleva anche dare loro la possibilità di vivere la spiritualità nella quale erano nate e più consona alla loro mentalità e cultura. Della formazione spirituale e liturgica delle monache si occupò un abate benedettino di Praga (costretto a lasciare il proprio monastero a causa del regime comunista), i Padri gesuiti del Russicum – il seminario che formava i sacerdoti nel rito bizantino slavo – e quelli del Pontificio Istituto Orientale.
Il monastero si raggiunge dalla stazione Termini con l’autobus 64 fino a Largo Cavalleggeri e continuando poi con l’autobus 881. Dal grande raccordo anulare uscita n. 32.